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Immigrazione e lavoro in Europa. Da domani le Acli a Palermo
Se ne parlerà a Palermo a partire da domani, mercoledì 7 novembre, per una quattro giorni di respiro internazionale promossa dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani.
Sono oltre 200 milioni i migranti nel mondo secondo le stime delle Nazioni Unite, il 3% della popolazione totale. L’Europa è la destinazione principale verso cui si orienta il 32,6% dei migranti. Al 1° gennaio 2011 la popolazione straniera presente in Europa era pari a circa 40 milioni, l’8% della popolazione residente, con un aumento percentuale dal 2002 del 179% (Eurostat).
In Italia gli immigrati regolarmente presenti sono oltre 5 milioni (Caritas), l’8,3% sul totale della popolazione. Il 12,8% di questi risiede al Sud.
In Sicilia l’Istat ne contava oltre 140 mila nel 2011, la seconda tra le regioni meridionali per presenza di stranieri, dopo la Campania.
«Il fenomeno delle migrazioni ha assunto negli ultimi 20 anni una dimensione crescente – affermano le Acli – ed è destinato ad aumentare per ragioni di natura demografica oltre che per gli effetti della crisi economica internazionale e, per quanto riguarda l’Europa, dei rivolgimenti politici che hanno interessato il bacino del Mediterraneo e il vicino Oriente. Di fronte a questo scenario, dalle caratteristiche niente affatto congiunturali, è necessario fuggire ogni logica emergenziale e porre mano a politiche e interventi che vadano nella direzione di valorizzare l’apporto – già consistente – della popolazione immigrata allo sviluppo economico, sociale e culturale dei Paesi dell’Unione, dell’Italia in primo luogo».
Si parte domani, mercoledì 7 novembre, con il seminario nazionale promosso dal Patronato Acli a Palermo: “Una scommessa per tutti: il nuovo volto dell’immigrazione per rinnovate scelte di impegno reciproco”. Dalle 15.00 presso la sede delle Acli regionali in via Francesco Crispi 120. Intervengono: Santino Scirè, presidente delle Acli siciliane e vicepresidente nazionale delle Acli con delega all’immigrazione; Gian Carlo Blangiardo, dell’Università “Bicocca” di Milano / Ismu; Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo; Marco De Giorgi, dirigente generale dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar); Fabrizio Benvignati, vicepresidente delegato del Patronato Acli; infine, Andrea Olivero, presidente nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani.
Giovedì mattina, 8 novembre, presso il Grand Hotel Federico II (Via Principe di Granatelli 60), Assemblea generale della Fai, la Federazione delle Acli internazionali, con i rappresentanti degli italiani presenti all’estero in 18 Paesi del mondo. Tra i temi che verranno affrontati, quello della cittadinanza in Europa.
Il pomeriggio di giovedì, al Grand Hotel Federico II, prenderà il via il seminario internazionale di studi “La migrazione nell’Unione Europea tra mercato del lavoro, diritti e sicurezza”, promosso dalle Acli con il sostegno della Commissione europea e del Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza).
Lo scenario delle migrazioni e il contributo dell’immigrazione allo sviluppo socio-economico dell’Unione europea sono i temi della prima giornata, che vedrà intervenire tra gli altri, dalle ore 15.00: Piergiorgio Sciacqua, co-presidente del Centro europeo per i problemi dei lavoratori; Luis Miguel Pariza Costaños, presidente del gruppo permanente migrazioni e integrazione del Cese (Comitato economico e sociale europeo) e presidente del bureau del Forum europeo integrazione; Salvatore Palidda, docente di sociologia dei processi migratori e sociologia delle migrazioni all’Università degli studi di Genova.
Alle 18, trasferimento alla Chiesa di S. Gaetano, al quartiere Brancaccio, per ricordare e rendere omaggio a quanti hanno dato la vita per la giustizia e la legalità: da padre Pino Puglisi a Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino.
Venerdì 9 novembre, seconda giornata del seminario internazionale. Sessione mattutina dedicata al tema del “Lavoro dignitoso in migrazione: tra disparità e diritti”.
Intervengono tra gli altri, dalle ore 9.00, Maria Gallotti, specialista in politiche migratorie dell’Oil, l’Organizzazione internazionale del lavoro; Marco Cilento, consigliere della Confederazione europea dei sindacati (Ces); Rafael Rodriguez-Ponga y Salamanca, presidente della Piattaforma internazionale per la cooperazione e la migrazione.
Nel pomeriggio, esperienze e buone pratiche di integrazione lavorativa e sociale. Con Flavio Zanonato, sindaco di Padova, delega alla sicurezza e all’immigrazione per l’ufficio di presidenza Anci; Anne Pernelle Richardot, vicesindaco di Strasburgo con delega alla cittadinanza e al Consiglio dei residenti stranieri; Giusto Catania, assessore della città di Palermo con delega alla partecipazione alle migrazioni; Sissy Ghali, redattrice di Yalla Italia, blog delle seconde generazioni; Vincenzo Linarello, presidente del gruppo cooperativo Goel, di Gioiosa Jonica.
Sabato 10 novembre, la chiusura della quattro giorni, con la tavola rotonda sulle “Politiche migratorie di integrazione tra diritti e sicurezza”, coordinata dal vicepresidente Fai e responsabile del dipartimento “Rete mondiale” delle Acli, Michele Consiglio.
Intervengono: Giuseppina Maria Nicolini, sindaco di Lampedusa; Patrizia Toia, parlamentare europea; Luca Jahier, presidente del Terzo gruppo Cese; Andrea Olivero, presidente nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani.
Elezioni: Olivero, "Lavorare per vera maggioranza"
''Pur nella soddisfazione per la vittoria, occorre riconoscere che il centro-sinistra non allargato, l'alleanza Pd-Udc, non riesce ad avere la maggioranza politica per governare. Occorre quindi lavorare a livello nazionale perchè quella alleanza possa avere la forza e il consenso per disporre domani di una vera maggioranza politica capace di governare il Paese. Altrimenti il rischio è quello di dover ricorrere a larghe intese tra forze non omogenee, che vuol dire governi paralizzati e incapaci di scegliere''.
Lo ha detto all'agenzia Ansa il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, tra i firmatari del manifesto Verso la Terza Repubblica. Olivero ha affidato anche a Twitter un commento sui risultati delle elezioni sull'Isola. ''In Sicilia un elettore su due sta a casa e il M5S e' il primo partito. Qualcuno ancora dubita - ha scritto - che serva un'offerta politica nuova?''.
E ancora: "In Sicilia il Pd e l'Udc uniti alla società civile vincono. E Sel sta a guardare... Era così folle il disegno delle Acli ad Orvieto?"
Le Acli in Terra Santa con la Tavola della Pace
Oltre 200 studenti, giovani, insegnanti, amministratori locali, sportivi, giornalisti, esponenti di gruppi e associazioni porteranno un messaggio di pace e di promozione del dialogo, tentando di capire il contributo che possono dare la società civile e le istituzioni italiane ed europee.
L'iniziativa è promossa dal Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, con il patrocinio del ministro della Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, in collaborazione con la Rete europea degli Enti locali per la pace in Medio Oriente, la Regione Umbria e la Tavola della Pace.
La missione di pace prevede, tra le numerose iniziative, l'incontro con l'ufficio Onu di coordinamento degli Affari umanitari nei Territori palestinesi occupati, la visita al museo dell'Olocausto, ai campi profughi di Betlemme, il confronto con le famiglie, le associazioni e gli enti locali palestinesi e israeliani.
L'Unione sportiva Acli, tradizionalmente impegnata ad affermare lo sport come via per la pace e il dialogo tra i popoli, ha organizzato all'interno della missione partite amichevoli di calcio e calcio a 5 e donerà palloni e divise da gioco a gruppi sportivi e squadre locali.
Verso la Terza Repubblica. L'appello della società civile
"Per uscire dalla crisi italiana è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e italiani, in continuità di quanto di meglio ha realizzato il Governo di Mario Monti".
Così inizia il manifesto "Verso la Terza Repubblica", documento di convocazione della "società civile" per il "rinnovamento della politica". In vista di un primo appuntamento fissato per sabato 17 novembre a Roma: una grande assemblea aperta a tutti i cittadini. Un appello alla mobilitazione rivolto alle forze sociali, alle culture civiche, alle personalità e le realtà associative "capaci di contribuire attivamente alla rigenerazione del governo e della nazione", per una "presa di responsabilità corale" di fronte alla crisi del Paese.
Il presidente nazionale delle, Acli Andrea Olivero, ha sottoscritto il manifesto insieme a molti altri esponenti autorevoli del mondo civile, sociale, sindacale, culturale ed economico. Tra questi il ministro Andrea Riccardi, il segratario generale della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai, lo scrittore Edoardo Nesi, vincitore del premio Strega nel 2011.
Il documento chiede "un urgente e radicale cambiamento della politica e una sua estesa apertura alla società civile", sapendo che "questa soluzione non verrà dai partiti politici come li conosciamo". Immagina una "Italia migliore"capace di "restituire dignità al lavoro sia come servizio pubblico che come intrapresa privata, tornare a considerare i cittadini singoli e associati e le famiglie come protagonisti e responsabili del bene comune e tutelare i più deboli".
Si propone di rispondere alla crisi di fiducia dei cittadini verso le istituzioni "rafforzando i processi democratici e la loro trasparenza, contrastando la corruzione, potenziando la vigilanza sui conflitti di interesse che rappresentano una vera minaccia per qualsiasi società giusta e libera".
Il presidente delle Acli ha commentato così l'iniziativa: "Culture diverse, ma non antitetiche e storicamente abituate a cooperare provano oggi a gettare le basi per un nuovo progetto volto a creare partecipazione e nuovo impegno civico. Non sappiamo quale sarà l'esito, ma sentiamo forte il dovere di essere protagonisti, come lo siamo stati in tutte le fasi cruciali della storia del Paese".
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Olivero ribadisce: "Noi siamo riformisti" e "stiamo nello schieramento riformista", "vogliamo spronare il centrosinistra a cambiare". "Pensiamo che in questo Paese si sia cambiato troppo poco. Che sia mancato il coraggio". "In questo momento c'è troppa antipolitica, uno scollamento troppo profondo con la società: se non si rinnova l'offertà, difficilmente ci sarà una partecipazione autentica dei cittadini". Questa iniziativa è una "scommessa", aggiunge. "Abbiamo convocato la prima assemblea, vogliamo dare un segnale forte".
Istantanee dal mondo: l' "innovazione"negli scatti fotografici del concorso delle Acli
«Persone, saperi, strumenti e visioni che realizzano oggi i mondi di domani». Promosso dalla ong Ipsia. Scadenza il 31 gennaio 2013.
In collaborazione con Internazionale, Altreconomia, Popoli, Terre di Mezzo, Unimondo, Valori, Volontari per lo sviluppo
E' dedicata al tema della «innovazione» la quarta edizione del concorso fotografico "Istantanee dal mondo", promosso dalle Acli attraverso la ong Ipsia e volto a raccontare attraverso gli "scatti" la cooperazione internazionale allo sviluppo: «persone, saperi, strumenti e visioni che realizzano oggi i mondi di domani».Gratuito ed aperto a tutti, è possibile partecipare al concorso con un massimo di 5 fotografie, scattate in qualunque parte del mondo in qualunque momento, purché non abbiano partecipato a precedenti edizioni di questo o altri concorsi. Le opere devono essere inviate in formato digitale all'indirizzo ipsiaconcorso@gmail.com entro il 31 gennaio 2013.
Il materiale pervenuto sarà pubblicato sul sito Ipsia (www.ipsia-acli.it ) e giudicato da una giuria tecnica e una valutazione popolare sul web. Le foto migliori saranno premiate con abbonamenti a riviste, pubblicazioni e corsi di formazione online.
"Istantanee nel mondo" è realizzato in collaborazione con Internazionale, Altreconomia, Popoli, Terre di Mezzo, Unimondo, Valori, Volontari per lo sviluppo.
Nell'ultima edizione sono state presentate 282 fotografie scattate da 55 fotografi in 42 diversi Paesi del mondo. Lavoro, donne, abitare e volontariato i temi trattati negli anni passati. Dal concorso sono nate due mostre fotografiche: "Workshoots. Scatti di lavoro" e "Un mondo messo a fuoco. Le sfide globali ancora aperte nell'obiettivo dei viaggiatori del mondo".
"Istantanee dal mondo" si inserisce quest'anno fra le azioni del progetto "On the stage. Arti e comunicazione sociale per l'impegno giovanile a Scutari", cofinanziato dal Comune di Milano all'interno del bando Milano per il co-sviluppo 2010. Una sezione specifica del concorso è dedicata alle foto e ai fotografi dall'Albania.
Per partecipare è necessario sottoscrivere il regolamento e compilare la scheda di iscrizione sul sito Ipsia.
Giovanni Bianchi eletto presidente dei partigiani cristiani
Giovanni Bianchi, già presidente nazionale delle Acli, è il nuovo presidente dell'Associazione nazionale dei partigiani cristiani. L'elezione è avvenuta questa mattina nel corso del XVI Congresso nazionale dell'associazione, a San Donato Milanese, nell'ambito di un'intesa con le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani per il rilancio della memoria della Resistenza e dei valori della Costituzione.
«Senza il valore, la dedizione e il sacrificio dei protagonisti della lotta partigiana – ha ricordato intervenendo al Congresso il vicepresidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico – la nostra Repubblica, tutto l'associazionismo democratico e le stesse Acli non sarebbero esistite».
L'Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani (Anpc) è stata fondata nel 1947 da Enrico Mattei, di cui quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario della tragica morte. Comandante partigiano, fondatore dell'Eni e grande amico delle Acli, di quelle milanesi in particolare, la sua figura è stata ricordata nell'ambito del Congresso, che si è svolto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica. Giovanni Bianchi, 73 anni, è stato presidente delle Acli dal 1987 al 1994, poi deputato e presidente del Partito popolare italiano.
«La nostra storia è il nostro futuro – ha dichiarato il neo-presidente dell'Anpc – I valori della Resistenza e della Costituzione possono essere di guida ai nostri passi anche in questa fase di forte crisi dello Stato, delle Istituzioni e dell'etica pubblica e privata».
«Il dialogo tra le generazioni – ha aggiunto Pasquale Orlando, segretario degli anziani e pensionati delle Acli (Fap) – è premessa fondamentale per trasmettere la memoria e promuovere ancora oggi i valori della democrazia e della partecipazione».
L'associazione dei partigiani cristiani ha lanciato un appello, in vista delle prossime elezioni, per rilanciare l'impegno unitario dei cattolici contro l'astensionismo e per la "buona politica". «Soltanto con una scelta libera, cosciente, coraggiosa – hanno affermato - si può migliorare la vita democratica italiana, risolvere nello spirito di giustizia i grandi problemi, riportare nel rapporto fra cittadini l'idealità e l'onestà che sono necessari al mantenimento della pace sociale».
Soddisfazione è stata espressa dal presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, che ha concordato sull'urgenza di una nuova stagione di impegno civile e politico, sulla scia di quanto emerso anche nel recente appuntamento di Todi promosso dal Forum delle organizzazioni cattoliche.
Mozambico: Menzione d'Onore alla scuola Estrela do Mar
Un ottimo risultato che riconferma il successo di tanti anni di esperienza e impegno. Infatti, la Estrela do Mar - nata per volontà di don Pio Bono, missionario della diocesi di Vercelli, insieme alle laiche Caterina Fassio e Elena Bovolenta, inaugurata nel 2004 - è diventata la più qualificata struttura scolastica del distretto di Inhassoro (cittadina sull'oceano Indiano a circa 800 km dalla capitale Maputo), è dotata di moderni laboratori, offre corsi di formazione di meccanica, falegnameria, elettrotecnica, taglio e cucito, contabilità, e per la sua qualità attira allievi anche da altri distretti.
Dopo una prima fase organizzativa curata dell'Enaip, la scuola è ora quasi interamente gestita da personale mozambicano, con la direzione e la supervisione della Missione e il supporto della ong delle Acli, Ipsia, che dal 2006 è presente anche con i volontari del Servizio civile.
"Idee per la nuova Italia": il documento politico di Todi2
È stato Andrea Olivero, presidente delle Acli, a presentare il documento prodotto dal secondo incontro promosso a Todi dal Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro.
Nelle prime righe del testo, il Forum sottolinea il proprio ruolo nella "apertura di un nuova fase politica in forte discontinuità con la precedente" e riconosce al governo Monti il "merito di aver ridato dignità alle istituzioni", nonostante "le forze politiche, chiamate a mostrare senso di responsabilità ed insieme a riorganizzare la loro offerta politica, abbiano purtroppo solo parzialmente risposto alle attese".
Il Forum guarda all'attualità politica che "rende quindi oggi necessario un percorso che consenta, entro i prossimi appuntamenti elettorali, di generare proposte nuove tanto nel contenitore quanto nei contenuti"
E, in conclusione si impegna "affinché la stagione inauguratasi con il governo Monti non si esaurisca e non si ritorni alla drammatica situazione precedente.
È indubbio che è oggi necessario operare per dare al prossimo governo una maggioranza autenticamente politica, fondata su un programma condiviso e coerente. Questo va fatto assicurando la continuità con quanto di positivo è stato fatto in quest’ultimo anno, garantendo la prosecuzione delle politiche di risanamento del Paese e, al contempo, integrando gli obiettivi iniziali con quelli della crescita, dell’occupazione, di un nuovo welfare, di una ritrovata equità e di pieno ripristino dei valori costituzionali".
Ancora a Todi, per rilanciare la buona politica
Domenica 21 e lunedì 22 ottobre si svolgerà a Todi, presso il Convento di Montesanto, l’incontro organizzato dalle sette organizzazioni promotrici del Forum delle Persone e della Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (Acli, Cisl, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Confcooperative e Mcl). Si torna a Todi a distanza di un anno dal primo appuntamento, che aveva preceduto di poche settimane la caduta del governo Berlusconi e la formazione del nuovo governo di Mario Monti.
L’iniziativa è aperta alla partecipazione di tutti i movimenti e le associazioni espressione del mondo cattolico. L’incontro prenderà le mosse dai principi contenuti nel Manifesto “La buona politica per tornare a crescere”, promosso e sottoscritto dalle sette organizzazioni del Forum nello scorso mese di maggio, per arrivare alla formulazione di una proposta politica di prospettiva che consenta, anche attraverso la riforma della legge elettorale, un reale rinnovamento della classe dirigente per un responsabile e forte impegno politico capace di rappresentare al meglio le aspettative del mondo cattolico.
L’obiettivo è quello di chiudere definitivamente l’esperienza della seconda Repubblica e di creare le condizioni per guardare con maggiore fiducia al futuro del Paese.
(scarica il programma dell'iniziativa)
Manovra: saldi negativi per famiglie e fasce deboli
«Malgrado le buoni “intenzioni”, il saldo economico per le famiglie e per le fasce più deboli della popolazione rischia di essere pesantemente negativo. Governo e Parlamento possono e devono intervenire per correggere e migliorare le misure previste nella legge di stabilità». Lo affermano le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentando la “manovra” approvata dal Consiglio dei ministri.
Apprezzabile per le Acli l’impegno del Governo per l’introduzione della Tobin Tax, così come «lo sforzo per trovare una soluzione alla questione degli esodati». Condivisibile anche l’idea di differenziare il peso dei sacrifici alleggerendo l’Irpef per i redditi medio-bassi, ma «il complesso delle misure adottate produce più svantaggi che vantaggi per le famiglie e le fasce più deboli».
«Mentre infatti l’aumento dell’Iva è uno svantaggio certo per tutti – spiegano le Acli – i vantaggi provenienti teoricamente dalla riduzione delle aliquote Irpef non solo lasciano fuori una larga platea di incapienti, ma sono di fatto erosi e vanificati dall’introduzione del tetto di 3000 euro alle detrazioni e della franchigia di 250 euro per deduzioni e detrazioni. Occorre assolutamente intervenire perché il richiamo all’equità non sia solo nella teoria ma anche nella pratica dell’azione di Governo».
Nobel per la pace all'Europa: Non sia premio "alla memoria"
La decisione del Comitato norvegese di assegnare il Nobel per la Pace 2012 all’Unione europea è un «prestigioso riconoscimento per la storia del Continente e delle sue Istituzioni», ma «rischia di rimanere un premio alla memoria se l’Europa non saprà meritarselo anche per il presente e per il futuro».
Così le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani sulla decisione presa questa mattina a Stoccolma. «Meritiamo questo premio più per il nostro passato che per il nostro presente – osservano le Acli –. Perché la pace non è solo assenza di guerra, ma anche impegno per la costruzione di un mondo più giusto. E l’Europa da questo punto di vista deve ritrovare il coraggio e la determinazione di fare scelte coerenti con la sua storia».
La strada è già segnata. «Dobbiamo procedere nel processo di costruzione dell’unità politica, a partire dalle scelte di politica sociale, politica economica e politica estera. Dalla regolazione della finanza, alle politiche sociali e del lavoro, dalla cooperazione allo sviluppo al contrasto cambiamenti climatici. Senza tralasciare il ruolo europeo nei conflitti, specie quelle alle nostre porte, in cui è necessario giocare maggiormente il potere di prevenzione, diplomazia, capacità di relazione, mediazione e anche interposizione e nonviolenza».
Un primo appuntamento importante – ricordano le Acli - può essere quello dell'Expo 2015, di cui oggi si conclude l'International Partecipant Meeting. «L'Europa aderisca formalmente al processo – chiedono – e si impegni perché l'Expo non si riduca a una fiera ma, come ha detto oggi il presidente del Consiglio Monti, sia il paradigma del nuovo modello di sviluppo che vogliamo costruire assieme, dove al centro ci saranno le persone e la loro capacità di relazioni buone».
«Un Nobel per la pace – concludono le Acli - non può rappresentare solo un premio alla “carriera”, ma può e deve essere per l’Europa uno sprone per il presente e un’occasione per il futuro. Solo così può aver ancora senso questo riconoscimento».
Chiesa: le Acli alla fiaccolata per il Concilio
Ci saranno anche le Acli in Piazza San Pietro a celebrare “La Chiesa bella del Concilio”, l’iniziativa promossa dall’Azione cattolica italiana in collaborazione con la Diocesi di Roma. Una fiaccolata lungo via della Conciliazione e poi la preghiera con Papa Benedetto XVI, per ricordare i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II con il celebre “discorso della luna” di Giovanni XXIII, la sera dell’11 ottobre del 1962.
«Il Concilio ha aperto orizzonti ancora da percorrere» scrivono le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani nel documento di adesione della presidenza nazionale. E l’anniversario è un’occasione di «riflessione e verifica» sul cammino fatto finora, con il «dovere di intensificare il nostro impegno individuale e comunitario». «E’ importante – affermano le Acli - fare tesoro dei frutti del Concilio, riconoscendo le profonde trasformazioni che hanno prodotto nella vita dei credenti e nella stessa società, cambiamenti dei quali spesso sono state protagoniste proprio le associazioni laicali».
Sono tre i frutti del Concilio che le Acli sottolineano nella propria riflessione, tre «doni» che «si presentano contemporaneamente come possibilità e responsabilità da vivere e valorizzare». Il primo: un rapporto più diretto con la Parola di Dio, «forza esplosiva che apre varchi di speranza anche in mezzo al dolore più profondo». Da maneggiare con «cura, profondità, maturazione e competenza», ma essenziale per una «vita secondo lo Spirito».
Il secondo: la responsabilità delle coscienze, «la libertà e la responsabilità dei credenti nel contestualizzare il messaggio del Vangelo dentro la complessità dei tempi». Un esercizio mai separato dall’«esigenza di interpretazioni e indicazioni comuni», che ha saputo elaborare «una voce spesso lungimirante sui cambiamenti e sulle trasformazioni della società, come testimonia l'intenso magistero sociale della Chiesa», che ha visto affermarsi «un sempre più forte pluralismo del fare», dall’impegno sociale alle scelte personali e politiche da attuare.
E’ un dono, quello della responsabilità, che impone a tutti «e in particolare all'associazionismo laicale» un rilancio del compito di «approfondimento e di discernimento», di formazione e di accompagnamento delle persone, della propria «vocazione culturale e educativa».
Infine, il terzo frutto del Concilio: la responsabilità del dialogo, che ha «fatto sentire i credenti meno soli nella ricerca delle Verità, nel cammino verso Dio». «Il mondo stesso – scrivono le Acli – si riscopre come luogo nel quale, in mezzo alle contraddizioni, fiorisce l'opera dello Spirito». In questi 50 anni – chiosa il documento delle Acli – la pratica del dialogo, vissuta «nella quotidianità e nella storia», ha «consolidato lo sguardo e l’autorità universale del popolo di Dio», mostrandolo «capace di profezia» su temi spesso ignorati dai «potenti del mondo», come la «pace veramente universale» e la «giustizia fondata sul perdono».
(il documento della presidenza nazionale)
Tobin Tax: arriva il sì dell'Italia in Europa
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani esprimono «grande soddisfazione» per la decisione presa questa mattina a Lussemburgo all’interno del Consiglio Ecofin dell’Unione europea di dare il via libera alla cosiddetta Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, attraverso il meccanismo della cooperazione rafforzata.
Una proposta che le Acli sostengono in diverse forme da circa 15 anni e che oggi vede attiva una campagna, la ZeroZeroCinque, promossa da un’ampia coalizione internazionale e sostenuta in Italia da oltre 50 organizzazioni della società civile.
L’apprezzamento delle Acli è rivolto «in particolare nei confronti del Governo italiano, sollecitato ripetutamente nei giorni scorsi, che ha espresso finalmente la sua piena adesione alla proposta e il cui voto favorevole è risultato politicamente decisivo».
Per avviare infatti la procedura di cooperazione rafforzata, che consente di sperimentare la Tobin Tax in modo comune ma senza il consenso di tutta l’Unione, era necessaria l’adesione di almeno 9 Paesi europei. L’iniziativa era stata di Francia e Germania, alle quali si sono aggiunte questa mattina Austria, Belgio, Portogallo, Grecia, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Spagna e Italia. In tutto 11 Paesi.
Per il presidente delle Acli Andrea Olivero la decisione assunta questa mattina rappresenta «una grande occasione per l’Italia e per l’Europa, un segnale importante per di ridare speranza ai cittadini e fiducia nelle istituzioni nazionali ed europee». «Chi ha causato o addirittura lucrato sulla crisi – spiega Olivero – dovrà restituire qualcosa a chi ha già pagato molto e continua a pagare. Ci si avvia finalmente a voltare pagina rispetto ad un modello finanziario sganciato dall’economia reale e indifferente ai destini delle persone e degli Stati. Un primo passo verso quello sviluppo sostenibile capace di integrare etica ed economia».
Le Acli, insieme ai promotori della campagna ZeroZeroCinque, proseguiranno l’attività di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, vigilando in particolare sulle modalità di applicazione della tassa, perché possa comprendere le operazioni in valuta e derivati. La richiesta è che il ricavato dell’imposta vada a finanziare da una parte il sistema di welfare, dall’altra gli impegni internazionali di cooperazione allo sviluppo di contrasto ai cambiamenti climatici.
Mafia: Salvaguardare il lavoro nelle aziende confiscate
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani aderiscono alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cgil “per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”, nell’ambito della campagna “Io riattivo il lavoro”. Il presidente delle Acli Andrea Olivero partecipa a Roma alla presentazione dell’iniziativa.
Il 90% delle imprese confiscate finisce per fallire, dicono i dati, e i lavoratori ne pagano le conseguenze. La proposta della Cgil, sostenuta dalle Acli, prevede tra le altre cose, l’accesso automatico alla cassa integrazione per i lavoratori interessati, a prescindere dalla dimensione e dalla tipologia dell’azienda, in attesa della riorganizzazione dell’attività produttiva. Incentivi ai datori di lavoro che assumono ex dipendenti di aziende sequestrate e confiscate. Incentivi per i lavoratori che costituendosi in cooperativa sono disposti a rilevare l’azienda.
E ancora: il congelamento dei debiti dell’azienda e l’istituzione di un fondo ad hoc per garantire il credito e fornire agli istituti bancari le adeguate garanzie, allo scopo di favorire, dove possibile, la continuità dell’attività produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro. L’attribuzione di un rating di legalità come strumento di agevolazione nell’accesso agli appalti pubblici e uno sconto Iva pari al 5%.
«Il lavoro – afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero – è una delle risposte principali allo strapotere mafioso e non possiamo quindi permettere che i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità perdano il loro posto e restino senza reti di protezione, pagando per colpe che non hanno commesso e offrendo alibi inaccettabili al potere criminale».
«Combattere la mafia significa combattere i patrimoni della criminalità organizzata e riconsegnarli alla comunità – aggiunge Olivero –, perché possano produrre buona economia e buona occupazione. I beni confiscati alle mafie non vanno messi all’asta, col rischio di nuove infiltrazioni delle organizzazioni criminali, ma vanno destinati e utilizzati socialmente secondo la storica intuizione di Pio La Torre e la conseguente legge 109 del 2006. La promozione in questo campo dell’economia sociale, delle imprese non profit, delle cooperative giovanili, delle organizzazioni più in generale di terzo settore rappresenta un argine sicuro, civile e democratico, all’avanzare delle mafie».
Olivero: L'Italia sostenga la Tobin Tax in Europa
L'appello per il prossimo Consiglio europeo, il 18 e 19 ottobre
"Il governo italiano dica sì in Europa alla tassa sulle transazioni finanziarie. Un appello in tal senso è arrivato anche dal Forum della cooperazione internazionale. E’ un’occasione da non perdere: sarebbe il segnale che finalmente si volta pagina rispetto ad un modello finanziario sganciato dall’economia reale e indifferente ai destini delle persone. Un primo passo verso uno sviluppo capace di integrare etica ed economia".
Il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, aderisce all'appello lanciato da L'Unità affinchè il governo italiano si schieri a favore dell'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie in occasione del Consiglio europeo convocato a Bruxelles, i prossimi 18 e 19 ottobre.
Nei giorni scorsi le Acli, insieme agli altri promotori della campagna ZeroZeroCinque, avevano accolto con soddisfazione la raccomandazione emersa dal documento preparatorio del Forum della cooperazione internazionale, che chiede che venga finalmente introdotta, a partire dall’Europa, la Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF), impegnandosi a destinare alla cooperazione internazionale almeno il 50% del gettito raccolto.
(fima l'appello "Tassiamo gli speculatori")
Le Acli al Forum sulla cooperazione internazionale
Un’occasione importante per «tornare a credere nella missione italiana nel mondo, solidale e nonviolenta». Il presidente delle Acli Andrea Olivero commenta da Milano l’apertura del Forum sulla cooperazione internazionale ("Muovi l'Italia, cambia il mondo"), promosso dal ministro Andrea Riccardi.
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno partecipato attivamente al percorso preparatorio di quest’appuntamento, contribuendo ai gruppi di lavoro tematici e promuovendo una serie di incontri di approfondimento a Roma, Torino e Milano. Il presidente Olivero interverrà nel pomeriggio come moderatore del gruppo sulla “Cooperazione popolare e il coinvolgimento dei cittadini”, mentre la presidente della ong Ipsia, Paola Villa, parteciperà al confronto sulle “Priorità globali, dimensione multilaterale, Europa”.
Insieme ai promotori della campagna ZeroZeroCinque, le Acli hanno accolto con soddisfazione la raccomandazione emersa dal documento preparatorio del Forum, che chiede che venga finalmente introdotta, a partire dall’Europa, la Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF), impegnandosi a destinare alla cooperazione internazionale almeno il 50% del gettito raccolto.
Quello del finanziamento resta un tema cruciale. Per le Acli, «la presenza di un aiuto pubblico finalizzato allo sviluppo sostenibile, ai diritti umani e alla pace rimane indispensabile». Il mondo delle imprese va coinvolto maggiormente, «ma con tutte le attenzioni necessarie al rispetto dei lavoratori, al possesso della terra e all’utilizzo delle risorse», affidando al pubblico il ruolo di governo e di controllo.
Le Acli sono attive nella cooperazione internazionale da oltre 25 anni, con l’istituzione, nel 1985, della propria ong Ipsia (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli). Da sempre hanno coniugato i progetti di cooperazione allo sviluppo e di volontariato internazionale con iniziative di solidarietà e diplomazia popolare, come è accaduto in particolare nell'esperienza della guerra nei Balcani. Altre attività di cooperazione sono state realizzate valorizzando la presenza all’estero del Patronato Acli e dell’ente di formazione delle Acli (Enaip). E’ un modello di cooperazione “popolare” quello proposto dalle Acli, ancorato alla società civile e al territorio, figlio della solidarietà e dell’impegno diffuso, in particolare nel mondo cattolico.
Negli ultimi 4 anni, le Acli hanno realizzato progetti in Albania, Kosovo, Bosnia, Turchia, Palestina, Mozambico, Kenya (Meru, Nairobi), Argentina (Buenos Aires, Santiago de L'estero), Brasile (Amazzonia, Salvador, San Paolo, Pernambuco). Con il supporto di decine di cooperanti e giovani del servizio civile, circa 4000 volontari in più di 50 campi di lavoro e animazione.
Appello per la legge anticorruzione, l'adesione delle Acli
Già nella sua relazione introduttiva all'Incontro di Studi delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani che si è tenuto a Orvieto il 14 e 15 settembre, Olivero aveva invitato il Parlamento a lavorare per la revisione del sistema di finanziamento all'attività politica e al rafforzamento delle norme anticorruzione, sottolineando come, da un'indagine realizzata da Ipsos, fossero emersi al primo posto nell'agenda elettorale degli italiani proprio la lotta agli sprechi e alla corruzione.
Cattolici: "coerenza e concretezza" per la nuova stagione dell'impegno
Andrea Olivero: «Discontinuità dal passato». Andrea Riccardi: «Ambiziosi e riformisti». A Roma con Bonanni e Dellai
È “la nuova stagione dell’impegno” dei cattolici in politica, dal titolo dell’appuntamento promosso a Roma dalle Acli a pochi giorni dal recente Incontro di studi di Orvieto. «La stagione delle cose da fare» ha detto il presidente delle Acli, Andrea Olivero, del «realismo patriottico» ha rilanciato il ministro per la cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi.
Insieme a loro, nella sala Capranichetta, di fronte a Montecitorio, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, e Lorenzo Dellai, presidente della provincia autonoma di Trento. I quattro si erano ritrovati insieme già quest’estate, nel capoluogo trentino, per ricordare la figura di Alcide De Gasperi, che anche oggi è stato evocato più volte, a partire da questa sua citazione particolarmente attuale, rispetto alla “collocazione” dei cattolici in politica: «Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale».
«Ci siamo ritrovati su un’idea comune di politica – ha detto il presidente delle Acli introducendo l’incontro – l’idea di una politica fondata sulla giustizia sociale, sulla valorizzazione delle comunità e dei corpi intermedi. Ci sentiamo interpellati dalla situazione drammatica che il Paese sta vivendo e vorremmo lavorare insieme per il rinnovamento e la trasformazione della politica». A partire, appunto, dalle cose da fare.
Occupazione giovanile, contrasto alla povertà, sostegno alle famiglie, cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia: le Acli hanno riproposto le questioni poste ad Orvieto dinanzi ai leader di Pd e Udc, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. «Solo sui programmi si costruiscono alleanze – ha ribadito Olivero – tutto il resto è tattica. E i valori in cui si crede si esprimono attraverso le proposte concrete, per riconquistare la fiducia dei cittadini». I programmi sono «le sfide su cui costruire una buona politica»: ma «serve discontinuità rispetto al passato» insiste il presidente delle Acli, secondo il quale «i partiti devono trasformarsi in soggetti di diritto pubblico e rispondere del loro operato in maniera trasparente e democratica. Bisogna intervenire in maniera drastica sui costi della politica e sul rinnovamento della classe dirigente».
Sulla questione degli sprechi e degli scandali è intervenuto anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che ha invocato l’avvento di una nuova classe dirigente finalmente responsabile, capace di rifiutare populismi e demagogie, e ha proposto il riferimento della “Caritas in Veritate”, l’enciclica di Benedetto XVI, per un modello di economia capace di integrare il valore del dono.
Il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, ha sottolineato il rischio che la crisi economica da una parte e il degrado delle istituzioni locali dall’altra portino a cancellare i valori della comunità e dell’autonomia. «L’alternativa allo sfascio e alla deriva etica non può essere un nuovo centralismo», così come la risposta alla crisi del welfare non può essere «l’idea che ognuno si arrangi come può». Contro «statalismo» e «iperliberismo», esiste un modello virtuoso che valorizza «la pluralità delle istituzioni, la coesione e il protagonismo sociale».
Quindi il tema politico. «C’è uno scarto molto forte tra domanda e offerta politica, a cui noi vogliamo tentare di dare una risposta» ha affermato Dellai, avvertendo: «I cattolici non sono interessati a operazioni strumentali e a demagogie. Ma chiedono novità politiche e forti valori sociali. E’ finalmente chiusa la fase dei valori proclamati e contraddetti. Oggi si torna ad esigere dai politici coerenza e onestà».
Infine il ministro per la cooperazione e l’integrazione, Andrea Riccardi, ha parlato di quello di oggi come di un «laboratorio di idee, un laboratorio ambizioso, ma non a servizio di ambizioni personali». «Siamo ambiziosi per non essere rassegnati - ha detto - ambiziosi per l'Italia». Ha difeso il ministro l’operato del governo Monti di cui ha segnalato la “rottura” rispetto al passato sul piano del linguaggio, parlando del coraggio di dire le cose come sono, di dare «buone notizie perché vere», di «patriottismo delle cose o realismo patriottico».
Ha individuato nella crisi di rapporto con la cultura e con la gente i principali limiti dell’attuale politica, e ha denunciato «un bipolarismo che si è fatto frattura multipla, conflittualità che paralizza l’azione»: «Siamo tutti gli uni contro gli altri, abbiamo bisogno invece di unità e coesione, di recuperare il senso di un destino comune, di recuperare una cultura di governo e di coalizione, che è un’idea etico-politica prima che tattica» ha detto richiamando ancora una volta l’insegnamento di De Gasperi.
«C’è grande domanda di novità» ha concluso Riccardi, richiamando il sondaggio realizzato da Ipsos per le Acli in occasione dell’Incontro di studi di Orvieto. «In assenza di novità la gente probabilmente si asterrà dal votare. Ed è gravissimo perché vuol dire che la gente non si sente più coinvolta nel destino della comunità nazionale». «Ma il nuovo non deve essere sradicato», non servono «prodotti effimeri». «Occorre avere il coraggio di radicare il nuovo nelle tradizioni e nelle culture politiche storiche del Paese, attraverso una nuova concezione della politica come servizio e come speranza». «Cose nuove, radici, idee», ha riassunto il ministro Riccardi, che ha voluto prendere le distanze, a nome dei presenti, dall’etichetta di “moderati”. «La moderazione è una grande virtù, ma io preferirei parlare di riformisti nazionali, con una visione europea e internazionale»
Cattolici e politica: "La nuova stagione dell'impegno"
Lunedì 24 settembre, a Roma. "Lavoro, cittadinanza, famiglia e lotta alla povertà per ridare fiducia ai cittadini"
Dopo l’Incontro di studi di Orvieto sul tema dei cattolici “per il bene comune”, un nuovo appuntamento promosso dalle Acli in programma a Roma, lunedì 24 settembre (Sala Capranichetta, Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio 131, ore 10.30): “La nuova stagione dell’impegno. Lavoro, cittadinanza, famiglia e lotta alla povertà per ridare fiducia ai cittadini”.
Intervengono: Andrea Riccardi, ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione; Lorenzo Dellai, presidente della Provincia Autonoma di Trento; Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl; Andrea Olivero, presidente nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Conduce Gianfranco Astori, direttore dell’agenzia Asca.
Olivero a Bersani e Casini: "Un'alleanza sulle cose da fare"
“Crediamo nella possibilità di una alleanza seria nella quale la tradizione del cattolicesimo sociale e democratico possa essere rappresentata. Un’alleanza certamente tra soggetti diversi ma fondata su alcuni valori di fondo condivisi e soprattutto sulle cose urgenti da fare per il bene del Paese”.
Lo ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero ai leader di Udc e Pd, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani, intervenuti all’Incontro nazionale degli studi dell’associazione per discutere delle proposte delle Acli per il bene comune.
“In democrazia le alleanze si fanno tra soggetti diversi ma comune è l’ancoraggio popolare e democratico, condivisa è la scelta europea come valore inderogabile, condivisa l’idea di comunità e di società civile come risorsa”.
Il presidente delle Acli ha riconosciuto a Pd e Udc il senso di responsabilità assunto nell’ultimo anno con il sostegno al Governo Monti, ma ha chiesto più coraggio nel dire ora ai cittadini “cosa intendete fare per il futuro del Paese”.
“Il bisogno della svolta passa attraverso la concretezza delle proposte”, ha detto Olivero che ha chiesto ai due leader di condividere cinque punti programmatici sui quali fondare un progetto di alleanza e un progetto di Governo. “Innanzitutto un piano straordinario per l’occupazione giovanile, che punti su lavoro di cura, turismo, cultura, green economy”. Una misura di contrasto alla povertà assoluta, “oltre l’assistenzialismo dell’esperienza della social card”. La concessione della cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia, da presentare entro cento giorni, “un segnale straordinario per il cambiamento del Paese”. Una maggiore attenzione alle famiglie, “soggetto sociale fondamentale”, nella definizione delle misure fiscali. Infine, una nuova legge elettorale, che intercetti il bisogno di cambiamento degli italiani dando loro la possibilità di scegliere.
Astensionismo e 'grillismo bianco'. Il presidente delle Acli ha chiesto ai due leader più coraggio nel percorso di rinnovamento della politica e dei partiti: “la rinuncia al leaderismo come strumento di consenso; la trasformazione dei partiti in soggetti di diritto pubblico, per aprire la porta alla trasparenza e alla democrazia interna; la riduzione dei costi della politica e il rinnovamento della classe dirigente, con persone oneste e preparate, anche dal mondo della società civile”.
“Il Paese – ha concluso Olivero – chiede a tutti il coraggio di dare risposte concrete ai bisogni delle persone e di operare scelte per un rinnovamento. I cattolici stanno facendo la loro parte mettendosi in gioco. E noi preferiamo rischiare che stare cinicamente alla finestra a giudicare”.