Giornata dell' Europa
L’Europa come la conosciamo oggi ha le sue radici nella Seconda guerra mondiale e nel bisogno di pace e democrazia che, questa immane tragedia, ha provocato. De Gasperi, Schumann e Adenauer erano tre statisti di frontiera e cristiani che avevano come obiettivo il superamento delle ostilità e l’inizio di un confronto tra i popoli che aveva ed ha come suo fulcro la democrazia parlamentare in ambito nazionale e comunitario. Ciò ha fatto sì che, il Parlamento, abbia conquistato uno spazio più ampio nell’ordinamento europeo, producendo degli effetti significativi sui comportamenti e sulle dinamiche delle forze politiche europee. Il Presidente della Commissione non può decidere in assoluta autonomia la struttura organizzativa della Commissione, partendo dall’attribuzione dei portafogli e la nomina dei vicepresidenti, senza il consenso del Parlamento.
Né i Governi hanno la garanzia che le loro scelte vengano comunque accettate. Il rapporto tra la Commissione e il Parlamento nell’Unione è una questione europea e non semplicemente una questione di politica interna ai singoli Stati membri. A conferma, il meccanismo della «doppia fiducia», la responsabilità politica della Commissione nella sua interezza e la responsabilità singola di ogni Commissario di fronte al Parlamento, assume maggiore rilevanza all’interno del circuito decisionale europeo. In conclusione, va posta l’attenzione sulla mancanza di un’effettiva legislazione elettorale uniforme per tutti gli Stati membri, e in particolare sulla necessità di prevedere l’elezione di una percentuale dei componenti del Parlamento europeo attraverso liste comuni europee. Queste innovazioni contribuirebbero ad esaltare ancor di più le potenzialità dell’assemblea
rappresentativa nel nuovo assetto dell’Unione europea a venticinque Stati. La politica d’Europa deve continuare dimostrare che non può essere sottomessa alle singole logiche nazionali o alla somma di alcune, ingenerando così un clima di confusione e disordine a livello istituzionale.
Nel Parlamento europeo si discute di politica d’Europa. In questa fase di ricerca della pace e dell’identica politica, l’Unione europea ha bisogno di un Parlamento che sia espressione di un’autentica politica d’Europa e, soprattutto, di una fraternità autentica tra i popoli, allontanando così lo spettro di quella che, con grande lungimiranza, Papa Francesco, ha definito “Terza guerra mondiale a pezzi”. Questo obiettivo imprescindibile ha spinto noi delle Acli a riunirci oggi a Milano, in occasione della Giornata dell’Europa, per sensibilizzare le giovani generazioni in
merito all’importanza di essere cittadini europei e promotori di pace, senza se e senza ma.